La Società Operaia Cattolica fu fondata da Don G.B. Garibotti nell’Agosto del 1883, con la partecipazione attiva di cinquanta soci abitanti nei dintorni e con la collaborazione di persone abbienti, proprietari di terre e di ville della zona, in cui risiedevano abitualmente, oppure dove trascorrevano il periodo estivo.
La società ebbe dapprima la propria sede in una casetta “Paolin” situata in un canneto, vicino al torrente Secca, in località Mainetto, ad una certa equidistanza dai paesi di San Cipriano, Morego, Comago, Cremeno e Mainetto. Si chiamava con molta probabilità “Società Operaia Cattolica N.S. della Guardia e di San Giuseppe della Valsecca”.
La casa “Paolin” fu distrutta intorno agli anni 60 per permettere la costruzione di capannoni industriali.
Il 29 Agosto 1888 fu inaugurata una sede succursale di detta Società Operaia e precisamente in località “Fiera” a San Cipriano e, con ogni probabilità, prese il nome attuale e cioè quello di San Vincenzo Ferreri.
Intorno al 1890 la sede di San Cipriano trasferita nei nuovi locali di fianco alla chiesa, dove è tuttora.
Società Operaria Cattolica
"San Vincenzo Ferreri"
Piazza della Chiesa San Cipriano
16010 Serra Riccò (Ge)
Telefono: 010 751916
Email: socsancipriano@gmail.com
Sito Internet: http://www.sancipriano.com/soc/
Cinque momenti formativi sul Vangelo che ci accompagna in questo Anno Liturgico.
L'ignoranza delle scritture è l'ignoranze di Cristo. (San Girolamo)
Relatore don Guido Oliveri
Appuntamento ore 20,45 in Società a San Cipriano
Date Incontri:
* 20 Gennaio 2018 ore 20,45
* 17 Febbraio 2018 ore 20,45
* 17 Marzo 2018 ore 20,45
* 21 Aprile 2018 ore 20,45
* 19 Maggio 2018 ore 20,45
Per Informazioni:
Don Andrea Cosma 340 9555551
Fabrizio Rosseti 010 751754
Vincenzo Prati 010 715255
SOC 010 751916
Cara Società Operaia Cattolica di San Cipriano, hai centotrenta anni e non li dimostri! Giovanile è il tuo aspetto e fervida la tua attività. Solo i documenti ingialliti e le foto d’archivio testimoniano la tua età ultrasecolare.
Ti riveli il frutto di quella intelligente vitalità che nell’ambiente cattolico genovese e ligure seppe esprimere nel secolo scorso, all’indomani dell’unità d’Italia e in tempi difficili per la Chiesa. Questa vitalità si concretizzò in svariate iniziative sociali tra cui primeggiarono le Società Operaie Cattoliche. Inserite nel tessuto sociale, vissero le vicende e le vicissitudini del loro tempo. Alcune dovettero soccombere; altre riuscirono a sopravvivere e a progredire. Tu sei tra quelle e noi ci rallegriamo con te e con te ripercorriamo il lungo e glorioso cammino della tua vita, vissuta all’insegna dell’ideale cristiano. Con un augurio che risale alla tue origini ti diciamo con tutto il cuore “ad multos annos”. Sì ancora per molti anni e sempre aperta ai segni dei tempi, e sempre fedele alla voce della Chiesa, Madre e Maestra!
Pensando a questa data ultracentenaria, sento immeritato l’onore di celebrarla.
Mons. Anselmo Gioia
Un benvenuto a tutti voi che siete qui, insieme a noi, per festeggiare il 130° anno di vita della nostra cara società operaia cattolica, in realtà più che di commemorazione ( che ne sa un po’ di…trascorso) mi piace usare il termine, magari impoprio di Compleanno, che mi richiama di più ad una cosa, vivace, viva.
Ho sentito, da qualche parte una frase, una volta, che mi è rimasta impressa, diceva all’ incirca: “Le nostre bandiere si espongono, quelle degli altri si rispettano” Vorrei partire proprio da queste 3 bandiere, sono, le vecchie bandiere che custodiamo in segreteria, e che oggi, abbiamo voluto esporre.
La più vecchia è del 1924? Fatta probabilmente in occasione del 40° anniversario di fondazione, (ma allora c’è un errore? Perché non nel ’23…. )
Molti sapranno che quelli erano anni in cui, non era facile esporre il proprio credo, specialmente se era ritenuto in contrasto con quello politico imperante al tempo…,erano anni quelli, in cui si era propensi ad esporre, molto, i vessilli propri…. ed a rispettare molto poco quelle degli altri…, proprio in quel periodo il nostro archivio è stato bruciato, ( forse pensavano che bruciando un po’ di carta e qualche mobile, sarebbero riusciti a cancellare o modificare le nostre radici…., penso che possa essere la bandiera che venne rifatta, dopo che i nostri locali subirono questi vili atti di vandalismo.
L’ altra, è stata inaugurata nel 1958 in occasione del 75° di fondazione… com’ era cambiata l’ italia rispetto a trent’ anni prima… era il boom economico e si guardava avanti con fiducia, c’era un’ aria positiva, di crescita, la gente, forse stava peggio di oggi, ma era forse più felice.
La terza, è quella del centenario, nel 1983.
Lo ricordo bene, ero poco più che bambino, l’ anno prima, l’ italia aveva vinto il mondiale di Calcio, il Presidente della repubblica, era Sandro Pertini, Papa Giovanni Paolo II era da poco stato eletto… che statura di personaggi…..
Anche noi avevamo le nostre figure importanti: Il presidente di allora era Pino Denegri…. 31 anni di presidenza… si fece una grande cerimonia sul campo di calcio, c’era mons. Molinari, molti di noi che siamo oggi qui, c’eravamo… mi è caro ricordare qui, un'altra grande figura che ha speso molto tempo per il nostro sodalizio, il caro pino Stoppani, che all’ epoca era già un valido ed insostituibile collaboratore.
L’ ultima, è quella in uso ad oggi, è quella inaugurata 10 anni fa, per il 120° anno, sembra ieri… sono passati 10 anni, il Presidente allora, era Beppe Dellepiane, che oggi mi affianca alla vice presidenza, non glil’ho mai detto, ma da Beppe, ho ricevuto un grande insegnamento: dopo 15 anni di presidenza, decise caparbiamente di non ripetere l’ esperienza: “bisogna lasciare spazio ai giovani”… Lui, che vecchio non lo è nemmeno oggi…..
Credo che il futuro delle nostre società operaie cattoliche, sia proprio nell’ aprirsi ai giovani, (magari non ai ventenni che a quell’età hanno altro a cui pensare, ma anche agli adulti).
Attenzione aprirsi non vuol dire “snaturarsi”, la gente che entra nelle nostre società, deve avere la percezione netta di entrare in un circolo diverso da un qualsiasi dopolavoro, o circolo delle carte…. Ma aprirsi ai giovani, per avvicinarli al nostro mondo, alla parrocchia, ai nostri valori.
Quale unico punto di aggregazione del paese, la ns. società, ha il compito anche di vigilare, affinchè si conservi un clima consono ai nostri valori cristiani tra le persone che frequentano i nostri locali ed i nostri spazi ricreativi.
Permettetemi quindi di concludere con qualche ringraziamento: perché, vedete, si fa presto a mettersi la cravatta e venire qui a fare il discorsetto…. Il controllo la vigilanza, l’ attenzione, è una cosa da mettere in gioco giorno per giorno, allora inizio ringraziando Gianni e Tina Avvenente che sono i nostri gestori e hanno la giusta sensibilità far rispettare le nostre regole a chi frequenta i nostri locali, ringrazio tutte le società consorelle intervenute qui oggi, le autorità al sindaco di Serra riccò, a Monsignor Molinari, al nostro presidente di Federazione sig. Rigo.
Grazie e benvenuti a San Cipriano!
Fabrizio Rosseti
Ringraziamo le Società Consorelle che hanno condiviso il nostro momento di Festa:
Erano presenti: